STORIA

I peperoni arrivarono in queste terre dal Sud America (probabilmente dal Messico, anche se l’origine della pianta è in Bolivia) alla fine del XVI secolo da missionari francescani che si stabilirono nel Convento di Herbón.

Herbón è un piccolo villaggio rurale appartenente al comune di Padrón (A Coruña) la cui popolazione lavora da secoli e coccola i propri giardini con diverse colture, tra cui spicca il Peperone. Parlare di peperoni Herbón è parlare delle persone che li coltivano, offrendo una garanzia di tradizione e cultura del frutteto galiziano.

Nel corso degli anni e delle cure, questa specie si è adattata al clima e al suolo delle valli dei fiumi Ulla e Sar, con un adattamento che ha dato origine a quelli che oggi conosciamo come Peperoni Herbón (Padrón).

A Padrón ci sono attualmente circa 14 ettari di serre per la coltivazione dei peperoni, una superficie a cui dobbiamo aggiungere circa 20 ettari all’aperto. La produzione totale potrebbe raggiungere circa 1,3 milioni di chili all’anno.

LA COLTIVAZIONE:

Inizia con la selezione del nuovo seme, prosegue con la coltivazione dei semi e termina con la raccolta.

LA SELEZIONE MANUALE:

In questa fase del processo si trova l’essenza del Pepe Herbón-Padrón, poiché viene prodotto dai contadini con i cinque sensi ; tatto, vista, udito, olfatto e gusto.
La selezione manuale è determinata dal tatto e dalla vista.

In una selezione più rigorosa passiamo la spiga, se sono molto croccanti le scartiamo, e poi con l’odore se hanno un odore molto piccante, finalmente passano attraverso il gusto finale gustandole (ne friggiamo alcune, per assicurarci la loro qualità).

Quando viene effettuata la raccolta, i peperoni non utili o quelli che non soddisfano il nostro livello qualitativo vengono scartati. Quindi si fa un’altra selezione più esauriente, pulendo le foglie, resti di code spezzate, fiori, ecc. Rimangono infine solo i peperoni migliori, che vengono portati al confezionamento, o direttamente al mercato.